Il modello wholesale presuppone che la piattaforma in questione (Amazon, Zalando, ecc) acquisti parte dei prodotti – a prezzo wholesale – direttamente dai brand. Il brand non si occupa degli aspetti legati alla vendita online (pubblicazione prodotti, customer service, ecc.) ma non ha alcun potere nel definire i contenuti o i prezzi, con un conseguente assottigliamento dei margini. Inoltre è il marketplace che definisce cosa acquistare (spesso solo una piccola selezione di prodotti).
Se il brand vende sui marketplace in qualità di seller, ottiene margini più alti e controlla tutti gli aspetti della vendita online, a patto che abbia le risorse e le competenze interne per farlo. Necessita infatti di un team dedicato alla creazione dei cataloghi, della logistica, dei resi e dell’assistenza clienti, ecc.
La terza opzione, vale a dire affidarsi a un partner (che vende in modalità seller), vuol dire beneficiare di tutti i vantaggi del modello seller senza preoccuparsi degli aspetti operativi della vendita online. È il partner che si occupa di tutto: logistica, spedizioni, resi, marketing, contenuti, ecc.