Dopo un’assenza durata sei anni, da domani Nike tornerà ufficialmente a vendere sul marketplace Amazon. Il ritorno è accompagnato da un aumento dei listini tra i 2 e i 10 dollari e segna un cambio di strategia per il colosso dell’abbigliamento sportivo. Quali sono i motivi dietro questa decisione? E cosa cambia per rivenditori, consumatori e brand?
In questo articolo analizziamo:
- Le ragioni dell’uscita di Nike dal marketplace Amazon nel 2019
- Perché ha deciso di rientrare oggi
- I vantaggi e le criticità per rivenditori e clienti
- L’importanza di una strategia multicanale efficace
Perché Nike aveva lasciato il marketplace Amazon
Nel 2019 Nike aveva scelto di interrompere la collaborazione diretta con Amazon, nonostante un accordo ufficiale attivo. L’obiettivo era tutelare l’immagine del brand e avere un maggiore controllo sull’esperienza d’acquisto. In particolare, Nike aveva riscontrato:
- Diffusione di rivenditori non autorizzati, difficili da gestire
- Presenza di prodotti contraffatti o non conformi agli standard del brand
- Perdita di controllo sui prezzi, con rischi di svalutazione percepita
La scelta si inseriva in una strategia più ampia, orientata a un modello Direct-to-Consumer (DTC): centralità dei canali proprietari (sito e app Nike), maggiore personalizzazione, controllo totale dell’immagine del brand.
Perché Nike è tornata su Amazon nel 2025
Negli ultimi anni, però, il comportamento dei consumatori è cambiato profondamente. Amazon si è consolidato come canale di ricerca e acquisto preferito per milioni di utenti, anche per i brand premium.
Nike ha quindi deciso di ritornare sul marketplace Amazon per intercettare:
- Una domanda crescente legata a comodità, velocità e affidabilità
- Un pubblico fidelizzato che ricerca il brand direttamente su Amazon
- L’opportunità di presidiare il canale con una presenza ufficiale, gestita direttamente
Il ritorno avviene oggi con condizioni differenti: Nike controlla direttamente l’assortimento, i prezzi e la logistica, offrendo un’esperienza di acquisto coerente con i propri standard qualitativi.
I vantaggi per i consumatori
Dal punto di vista degli utenti finali, la presenza ufficiale di Nike sul marketplace Amazon comporta diversi benefici:
✅ Spedizioni veloci e tracciabili
Grazie al supporto della logistica Prime, gli articoli Nike possono essere consegnati in 24 ore, con la garanzia di una gestione professionale.
✅ Più scelta, nello stesso canale
I consumatori possono ora accedere a un catalogo ufficiale Nike senza uscire da Amazon, il canale dove già acquistano ogni giorno.
✅ Sicurezza sull’autenticità
La vendita diretta garantisce che i prodotti siano originali e conformi agli standard del brand, evitando brutte sorprese.

Le implicazioni per i rivenditori terzi
Il ritorno di un brand come Nike sul marketplace Amazon ha un impatto diretto su tutti i venditori presenti sulla piattaforma.
Vantaggi:
- Aumento della visibilità del brand, che può generare traffico anche per prodotti correlati
- Migliore percezione della qualità dell’offerta su Amazon, grazie alla presenza ufficiale
Criticità:
- Più competizione diretta: i reseller non autorizzati potrebbero essere limitati o esclusi
- Margini più stretti e regole più rigide, in particolare se Nike gestisce direttamente pricing e buy box
Una lezione di strategia multicanale per tutti i brand
Il caso Nike dimostra quanto sia importante presidiare i marketplace con una strategia solida e controllata. Anche un brand con una forte identità e un e-commerce proprietario strutturato non può ignorare:
- La visibilità che offre Amazon
- L’infrastruttura logistica imbattibile
- La fiducia dei consumatori verso il marketplace
Altri marketplace verticali come Zalando, ad esempio, offrono opportunità simili in settori specifici come il fashion. Essere presenti su più canali permette di aumentare la copertura del mercato, differenziare il rischio e ottimizzare le performance commerciali.
Conclusione: presidiare il marketplace Amazon è una scelta strategica
Nike torna su Amazon con una strategia chiara: vendere direttamente per garantire qualità, coerenza e competitività. Per i brand, è un segnale forte: non si può ignorare il marketplace Amazon, anche se si investe molto su canali proprietari.
La soluzione sta nell’equilibrio: una strategia multicanale che integra marketplace, e-commerce diretto e retail fisico consente di massimizzare la visibilità e rispondere in modo efficace a ogni tipologia di cliente.
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