Yocabè intervista ChatGPT: cosa e come avrà risposto?

In attesa di vedere i risultati della ricerca che abbiamo sviluppato su un campione di 400 aziende, con l’obiettivo di rilevare le politiche di gestione legate all’e-commerce, ai marketplace e alla logistica, Yocabè ha intervistato ChatGPT.

ChatGPT è il trend del momento.1 
Si tratta dell’intelligenza artificiale realizzata da OpenAI a cui è possibile rivolgersi per chiedere “qualsiasi cosa” e trovare la risposta ad ogni domanda.
In pochi mesi è stata visitata da centinaia di milione di utenti in tutto il mondo. 

Cosa e come avrà risposto l’intelligenza artificiale?
Scopriamolo in questo articolo! 

Di seguito le domande che sono state poste e le relative risposte. 

Qual è la modalità operativa di vendita più utilizza delle imprese e-commerce?

La modalità operativa di vendita più utilizzata dalle imprese e-commerce varia a seconda delle dimensioni dell’impresa, della loro presenza sul mercato, della loro presenza online e di altri fattori.

L’impresa utilizza un proprio sito dedicato all’e-commerce?

L’utilizzo di un proprio sito dedicato all’e-commerce è una soluzione comune per le imprese che hanno già una presenza online forte e vogliono avere il pieno controllo del loro brand e delle loro operazioni di vendita online. Questo permette all’impresa di personalizzare il proprio sito in base alle proprie esigenze, di gestire il proprio inventario e di avere una maggiore visibilità sui motori di ricerca.

L’impresa si appoggia unicamente su canali di marketplace per l’e-commerce?

L’utilizzo esclusivo di canali di marketplace per l’e-commerce è una soluzione più conveniente per le piccole imprese o per quelle che non hanno ancora una forte presenza online. In questo modo, le imprese possono sfruttare la popolarità e la portata dei marketplace, che offrono già una vasta clientela e possono aiutare a generare visibilità per i prodotti.

L’impresa dispone di un proprio sito per l’e-commerce ma allo stesso tempo si appoggia a canali di marketplace?

L’utilizzo combinato di un proprio sito e di canali di marketplace è una soluzione comune per molte imprese, soprattutto per quelle di medie dimensioni. In questo modo, l’impresa può sfruttare la flessibilità e la visibilità del proprio sito, oltre a beneficrivere meglio i propri prodotti, mentre allo stesso tempo può sfruttare la portata e la visibilità dei marketplace.

In generale, non esiste una modalità operativa di vendita ideale per tutte le imprese e-commerce, ma la soluzione più adatta dipende dalle esigenze specifiche dell’impresa.

Quali di queste modalità è più utilizzata? E con quali percentuali?

Non esiste una modalità operativa di vendita e-commerce che sia utilizzata da tutte le imprese con la stessa percentuale. La scelta dipende da diversi fattori, come le dimensioni dell’impresa, la loro presenza sul mercato, la loro presenza online e il loro modello di business.
Tuttavia, una recente ricerca ha mostrato che l’utilizzo combinato di un proprio sito e di canali di marketplace è la modalità operativa più utilizzata dalle imprese e-commerce di tutte le dimensioni. Questa soluzione consente di sfruttare la flessibilità e la visibilità del proprio sito, oltre a descrivere meglio i propri prodotti, mentre allo stesso tempo si sfrutta la portata e la visibilità dei marketplace.
Non esiste una percentuale esatta, ma si stima che circa il 70-80% delle imprese e-commerce utilizzi questa modalità operativa di vendita combinata. Le rimanenti imprese utilizzano o un proprio sito o un canale di marketplace a seconda delle proprie esigenze.

Qual è il nome di questa ricerca recente?

Mi dispiace, non ho il nome preciso di una specifica ricerca recente che abbia rilevato le percentuali di utilizzo delle diverse modalità operative di vendita per le imprese e-commerce. La scelta dipende da molte variabili e può variare da paese a paese e da settore a settore. Potresti cercare online per ulteriori informazioni o considerare di consultare fonti di ricerca di mercato come eMarketer o Forrester Research per ulteriori informazioni sulle tendenze del mercato e-commerce.

Quali sono i marketplace più utilizzati dalle aziende?

I marketplace più utilizzati dalle aziende variano a seconda del paese e del settore di appartenenza. Tuttavia, alcuni dei marketplace più popolari e utilizzati a livello globale sono:

  • Amazon: uno dei più grandi e popolari marketplace al mondo, con una vasta selezione di prodotti e una grande base di clienti.
  • eBay: uno dei primi marketplace online, con una vasta selezione di prodotti nuovi e usati.
  • Walmart: un marketplace in rapida crescita che offre una vasta selezione di prodotti per la vita quotidiana.
  • Alibaba: uno dei più grandi marketplace cinesi, con una vasta selezione di prodotti made in China e una grande base di clienti in tutto il mondo.
  • Rakuten: un marketplace giapponese con una vasta selezione di prodotti e una grande base di clienti in Giappone e in altri paesi.
  • Etsy: un marketplace specializzato in prodotti artigianali e vintage, con una grande comunità di venditori e acquirenti.

Questi sono solo alcuni dei marketplace più popolari e utilizzati dalle aziende. La scelta dipende dalle esigenze specifiche dell’impresa e dal mercato di riferimento.

Qual è la percentuale di utilizzo?

Mi dispiace, non esiste una percentuale esatta che rappresenti l’utilizzo dei vari marketplace da parte delle aziende. La scelta dipende da molte variabili, come la dimensione dell’impresa, il loro modello di business, il loro mercato di riferimento e il loro obiettivo di vendita.
In generale, Amazon e eBay sono tra i marketplace più utilizzati dalle aziende in tutto il mondo, seguiti da Walmart e Alibaba. Tuttavia, la percentuale di utilizzo di questi marketplace può variare a seconda del paese e del settore. Ad esempio, in alcuni paesi o settori, Rakuten o Etsy potrebbero essere più utilizzati rispetto ad Amazon o eBay.
Suggerisco di effettuare una ricerca online o di consultare fonti di ricerca di mercato per ulteriori informazioni sulle tendenze specifiche del mercato e-commerce e sull’utilizzo dei vari marketplace da parte delle aziende.

Qual è in Italia il marketplace più utilizzato dalle aziende di medie e piccole dimensioni e con quale percentuale?

In Italia, Amazon è considerato uno dei marketplace più utilizzati dalle aziende di medie e piccole dimensioni. Tuttavia, non esiste una percentuale esatta che rappresenti l’utilizzo di Amazon da parte di queste aziende.

In generale, le aziende di medie e piccole dimensioni possono utilizzare una combinazione di canali di vendita, come il loro sito web e altri marketplace, per raggiungere i loro clienti. La scelta dipende dalle esigenze specifiche dell’impresa e dal loro mercato di riferimento.
Suggerisco di effettuare una ricerca online o di consultare fonti di ricerca di mercato per ulteriori informazioni sulle tendenze specifiche del mercato e-commerce in Italia e sull’utilizzo di Amazon da parte delle aziende di medie e piccole dimensioni.

Mi potresti fornire le percentuali di utilizzo in Italia dei seguenti marketplace: Amazon, Zalando, EBay, Privalia, Spartoo, Cdiscount, Allegro H., La Redoute, Farfetch, Jd.com, Tmall?

Mi dispiace, non ho informazioni specifiche sulle percentuali di utilizzo di questi marketplace in Italia. L’utilizzo di un marketplace specifico da parte delle aziende in Italia può variare a seconda della dimensione dell’impresa, del loro modello di business, del loro mercato di riferimento e dei loro obiettivi di vendita.
Suggerisco di effettuare una ricerca online o di consultare fonti di ricerca di mercato per ulteriori informazioni sulle tendenze specifiche del mercato e-commerce in Italia e sull’utilizzo di questi marketplace da parte delle aziende.

Quante sono le aziende in Italia che utlizzano amazon per vedere online?

Non esiste un numero esatto di aziende in Italia che utilizzano Amazon per vendere online. L’utilizzo di Amazon da parte delle aziende in Italia è in continua evoluzione e dipende da molte variabili, come la dimensione dell’impresa, il loro modello di business, il loro mercato di riferimento e il loro obiettivo di vendita.
È importante notare che molte aziende in Italia utilizzano una combinazione di canali di vendita, tra cui il loro sito web e i marketplace, per raggiungere i loro clienti. Pertanto, non esiste un numero esatto di aziende che utilizzano esclusivamente Amazon per vendere online.
Suggerisco di effettuare una ricerca online o di consultare fonti di ricerca di mercato per ulteriori informazioni sulle tendenze specifiche del mercato e-commerce in Italia e sull’utilizzo di Amazon da parte delle aziende.

Che tipo di logistica utilizzano le aziende e-commerce in Italia?

Le aziende e-commerce in Italia possono utilizzare una varietà di opzioni per la logistica delle loro spedizioni. Queste opzioni possono includere:
Spedizione diretta: l’azienda gestisce la logistica delle spedizioni utilizzando la propria struttura di magazzino e la propria rete di corrieri.

  • Corriere espresso: l’azienda affida la logistica delle spedizioni a un corriere espresso affidabile e conveniente.
  • Dropshipping: l’azienda vende i prodotti dei fornitori senza mantenere un magazzino fisico e i fornitori gestiscono la logistica delle spedizioni.
  • Servizi di logistica terzi: l’azienda affida la logistica delle spedizioni a un servizio di logistica terzo che gestisce il magazzino e le spedizioni per loro conto.

La scelta della soluzione logistica dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda e dalle preferenze dei loro clienti. Alcune aziende possono optare per una combinazione di queste opzioni per ottenere il miglior equilibrio di costi, efficienza e qualità del servizio.

Quale di queste opzioni e più utilizzata e con quale percentuale?

Non esiste una modalità di logistica che sia universalmente utilizzata dalle aziende e-commerce in Italia. La scelta dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda e dalle preferenze dei loro clienti.
In generale, molte aziende e-commerce utilizzano una combinazione di servizi di logistica per ottenere il miglior equilibrio di costi, efficienza e qualità del servizio. Ad esempio, alcune aziende possono utilizzare la spedizione diretta per alcuni prodotti e il dropshipping per altri, o affidare la logistica a un corriere espresso per le spedizioni urgenti e a un servizio di logistica terzo per le spedizioni standard.
Non esiste una percentuale esatta delle aziende e-commerce che utilizzano una specifica modalità di logistica in Italia. Suggerisco di effettuare una ricerca online o di consultare fonti di ricerca di mercato per ulteriori informazioni sulle tendenze specifiche del mercato e-commerce in Italia e sull’utilizzo delle diverse opzioni di logistica.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano le aziende nella gestione della logistica e-commerce?

Le aziende e-commerce possono incontrare molte difficoltà nella gestione della logistica, tra cui:
Costi elevati: La gestione della logistica e-commerce può essere costosa, soprattutto per le piccole imprese che devono competere con i prezzi più bassi offerti dalle grandi catene di negozi online.
Integrazione del sistema: La logistica e-commerce richiede una stretta integrazione tra il sistema di e-commerce, il magazzino e il servizio di consegna, il che può essere difficile da realizzare.
Inefficienze nel processo: Un processo logistico inefficiente può causare ritardi nella consegna e aumentare i costi.
Consegne mancate o in ritardo: Se le aziende non riescono a consegnare i prodotti ai clienti in modo tempestivo, possono perdere la loro fiducia e il loro business.
Conformità normativa: La logistica e-commerce può essere soggetta a numerose leggi e regolamenti, come le norme sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, che devono essere rispettati.
Scarso controllo della qualità: La mancanza di un controllo rigoroso della qualità può portare a consegne difettose o danneggiate, il che può aumentare i costi e danneggiare la reputazione dell’azienda.

Competenza tecnologica: La logistica e-commerce richiede una forte competenza tecnologica per gestire i sistemi di tracciamento dei pacchi, la gestione del magazzino e la gestione dell’inventario in tempo reale.

Quale di questi problemi è più ricorrente e con quale percentuale?

Non esiste una fonte affidabile che fornisca dati precisi sulla percentuale di occorrenza di ognuno di questi problemi nella gestione della logistica e-commerce in Italia. Queste difficoltà possono variare a seconda della dimensione dell’azienda, della sua struttura logistica e dei suoi processi. Inoltre, molte aziende potrebbero non essere in grado di quantificare o misurare efficacemente questi problemi. Tuttavia, è importante che le aziende e-commerce affrontino queste sfide e cercino soluzioni per migliorare la loro logistica e garantire una consegna efficiente e affidabile ai loro clienti.

Quali dei seguenti costi di logistica sono più critici per le aziende nella gestione della logistica ecommerce: Costi di movimentazione della merce nel magazzino (picking, preparazione ordini, packing), Costi di ingresso della merce, Costi relativi all’imballaggio degli ordini, Costi di spedizione, Costi di gestione dei resi, Costi di stoccaggio?

I costi di logistica più critici per le aziende e-commerce possono variare a seconda della dimensione dell’azienda, della sua struttura logistica e dei suoi processi. Tuttavia, alcuni dei costi più critici sono:

  • Costi di spedizione: le aziende e-commerce devono pagare per la spedizione degli ordini ai loro clienti, che possono essere elevate in caso di consegne internazionali o di grandi dimensioni.
  • Costi di stoccaggio: le aziende e-commerce devono pagare per lo stoccaggio dei loro prodotti in magazzino, che può essere costoso se si dispone di un’ampia gamma di prodotti o se si utilizzano magazzini di stoccaggio esterni.
  • Costi di gestione dei resi: le aziende e-commerce devono affrontare i costi associati alla gestione dei resi, che includono la movimentazione della merce nel magazzino, l’elaborazione dei rimborsi e la restituzione dei prodotti ai fornitori.
  • Costi di imballaggio degli ordini: le aziende e-commerce devono pagare per l’imballaggio degli ordini, che include la preparazione degli ordini, l’utilizzo di materiali di imballaggio e l’etichettatura degli ordini.

Questi sono solo alcuni dei costi più critici nella gestione della logistica e-commerce e ogni azienda deve valutare la propria situazione specifica per determinare quali sono i costi più critici per lei.

Qual è la figura professione che in azienda si occupa della gestione della logistica e-commerce?

In un’azienda che opera nel settore e-commerce, la figura professionale che si occupa della gestione della logistica può essere denominata come Responsabile della Logistica o Direttore Logistica. Questa persona è responsabile di coordinare e gestire tutti gli aspetti logistici legati alla vendita online, come la gestione del magazzino, la preparazione degli ordini, la spedizione dei prodotti, la gestione dei resi e la gestione delle scorte. Questa figura lavora in stretta collaborazione con altre funzioni aziendali, come il team di acquisti, il team di marketing e il team di vendite, per garantire una logistica efficiente e l’ottimizzazione dei costi.

Quali sono le principali difficoltà che le aziende incontrano nello sviluppo del proprio e-commerce?

Le aziende che sviluppano il loro e-commerce possono incontrare una serie di difficoltà, tra cui:

  • Competenza tecnologica: la necessità di avere competenze tecnologiche per creare e gestire un sito e-commerce professionale può essere una sfida per alcune aziende.
  • Scelta delle piattaforme: scegliere la piattaforma giusta per il proprio e-commerce può essere complicato a causa della vasta quantità di opzioni disponibili.
  • Gestione della logistica: la logistica è un aspetto critico dell’e-commerce e richiede una gestione efficiente per garantire che i prodotti vengano consegnati in tempo e in modo affidabile.
  • Sicurezza dei dati: garantire la sicurezza dei dati dei clienti e delle transazioni è fondamentale per la fiducia dei clienti nell’e-commerce.
  • Gestione delle vendite: la gestione delle vendite può essere complessa a causa della quantità di dati che devono essere gestiti, come gli ordini, le transazioni e i resi.
  • Marketing e fidelizzazione dei clienti: attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti è fondamentale per lo sviluppo del proprio e-commerce e richiede una forte presenza online e una solida strategia di marketing.
  • Concorrenza: la concorrenza nel settore e-commerce è intensa e le aziende devono trovare modi per differenziarsi e attirare i clienti.
  • Costi: lo sviluppo e la gestione di un e-commerce possono essere costosi e le aziende devono essere in grado di gestire i costi per mantenere la redditività del loro business.

Tra quelle elencate di seguito, Quali sono le principali difficoltà che un’impresa incontra nello sviluppo del proprio e-commerce?

  1. Gli investimenti necessari per il marketing
  2. Acquisizione ordini
  3. Utilizzo delle piattaforme tecnologiche
  4. Gestione della logistica
  5. Costi di spedizione
  6. Caratteristiche del prodotto
  7. Componenti esterne
  8. Nessuna difficoltà

Tra le opzioni elencate, le principali difficoltà che un’impresa incontra nello sviluppo del proprio e-commerce sono:

  1. Gli investimenti necessari per il marketing: la promozione del proprio e-commerce richiede un investimento adeguato per essere visibili ai potenziali clienti e aumentare le vendite.
  2. Acquisizione ordini: la capacità di acquisire ordini è fondamentale per il successo dell’e-commerce e richiede una strategia efficace per promuovere i prodotti e creare un’esperienza d’acquisto facile e intuitiva per i clienti.
  3. Utilizzo delle piattaforme tecnologiche: la scelta della piattaforma giusta e la capacità di utilizzarla in modo efficace sono fondamentali per il successo dell’e-commerce.
  4. Gestione della logistica: la gestione della logistica è un aspetto critico dell’e-commerce e richiede una gestione efficiente per garantire che i prodotti vengano consegnati in tempo e in modo affidabile.
  5. Costi di spedizione: i costi di spedizione possono rappresentare un ostacolo per l’e-commerce e devono essere gestiti in modo efficace per garantire la redditività dell’attività.
  6. Caratteristiche del prodotto: le caratteristiche dei prodotti offerti possono influire sulla loro attrattiva per i clienti e quindi sulla loro capacità di vendita online.
  7. Componenti esterne: le aziende possono incontrare difficoltà esterne al loro controllo, come le condizioni economiche o le leggi e i regolamenti, che possono influire sulla loro capacità di sviluppare il proprio e-commerce.

In generale, lo sviluppo dell’e-commerce richiede un approccio strategico e una gestione attenta degli aspetti tecnologici, logistici e commerciali, nonché la capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato.

Quale tra quelle elencate sopra rappresenta la difficoltà più grande che un impresa incontra nello sviluppo del proprio e-commerce?

Non è possibile fornire una risposta definitiva in quanto la difficoltà maggiore che un’impresa incontra nello sviluppo del proprio e-commerce dipende da molti fattori, tra cui il settore in cui l’impresa opera, le dimensioni dell’impresa, il target di riferimento, le risorse finanziarie e umane disponibili e molte altre variabili. Inoltre, le difficoltà possono variare nel tempo e nello spazio, in base all’evoluzione del mercato e delle tecnologie. In generale, comunque, la gestione della logistica e la promozione dell’e-commerce sono tra le difficoltà maggiori riportate dalle imprese.

Qual è la percentuale di imprese e-commerce Italiane che vende anche all’estero?

Secondo una ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano del 2021, il 26,2% delle imprese e-commerce italiane vende anche all’estero. Tuttavia, va notato che questa percentuale può variare notevolmente in base alla dimensione dell’impresa, al settore in cui opera e ad altri fattori.

Qual è la percentuale di imprese e-commerce italiane che hanno intrapreso un percorso verso la sostenibilità?

Al momento non sono disponibili dati recenti sulla percentuale di imprese e-commerce italiane che hanno intrapreso un percorso verso la sostenibilità. Tuttavia, si può notare che l’attenzione verso la sostenibilità sta crescendo anche nel settore dell’e-commerce, e molte imprese stanno adottando pratiche sostenibili nella gestione delle loro attività, ad esempio riducendo l’impatto ambientale dei processi produttivi e della logistica, adottando imballaggi riciclabili o biodegradabili e sensibilizzando i consumatori sulla sostenibilità dei prodotti. Inoltre, anche le piattaforme di e-commerce stanno implementando politiche e iniziative per promuovere la sostenibilità, ad esempio incentivando la riduzione delle emissioni di CO2 nella logistica degli ordini.

Conclusione

Dal test realizzato, si evince:

  • L’importanza della Prompt (domanda).
    è fondamentale fare le domande nel modo e nel tono giusto: più la domanda è precisa e circonstanziata e più la risposta ottenuta sarà mirata, completa e di qualità elevata. 
  • Risposte corrette, ma non esaustive.
    Le risposte fornite da ChatGPT sono coerenti ma molto generiche, questo perchè entrando in un settore così specifico come quello dell’e-commerce, della logistica e dei marketplace le informazioni sono ancora limitate.

In un settore così specifico e in continua evoluzione come quello dell’e-commerce e dei marketplace chat GTP non è stato in grado di fornire risposte esaustive e concrete. Questo, secondo noi, deriva dal fatto che in questo settore sono ancora molto poche le informazioni disponibili.

Possiamo affermare quindi che in questo ambito è necessario affidarsi sempre a società esperte.

1 Fonte: Ninjamarketing

 

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